microchirurgia
Ramo della chirurgia che prevede l’uso del microscopio operatorio. Introdotta come tecnica all’inizio del 20° sec. e sviluppatasi notevolmente negli ultimi decenni, ha trovato importantissime applicazioni cliniche in vari campi, specialmente in oculistica, otorinolaringoiatria, chirurgia vascolare e neurochirurgia.
Il microscopio operatorio è un apparecchio ottico dotato di sorgente luminosa, adatto alla visione stereoscopica, sostenuto da uno stativo a colonna con ampio braccio mobile di sostegno, corredato di un obiettivo di circa 300 mm di lunghezza focale – molto importante perché permette l’uso di ferri chirurgici sotto l’obiettivo – e di un apparato ottico capace di ingrandimenti da 4 a 40 volte. L’ingrandimento permesso dal microscopio e l’ottima illuminazione del campo operatorio permettono l’osservazione e la differenziazione più precisa delle strutture patologiche rispetto alle strutture normali.
Le tecniche microchirurgiche, oltre che in oftalmologia, otorinolaringoiatria e in neurochirurgia (dissezione di aneurismi e di tumori profondamente situati nel tessuto cerebrale) sono impiegate in molti altri ambiti: sterilità tubarica, riparazione del dotto deferente, chirurgia traumatologica ricostruttiva, e altro. Lo sviluppo della m. in Italia è iniziato alla fine degli anni Settanta del 20° sec. Uno dei primi approcci è stato quello del reimpianto di aree anatomiche amputate (dito, arto, pene). Oggi il successo negli innesti autologhi raggiunge il 70% dei casi, per merito di molti fattori, oltre al microscopio operatorio: speciali lenti chiamate loopes e occhiali telescopici, strumentario dedicato e dettagli più fini di tecnica, protezione con anticoagulanti, ricerca continua di dispositivi per favorire il successo nella riconnessione di vasi molto piccoli e perciò facilmente esposti all’ostruzione trombotica. La tecnica microchirurgica è valida per i lembi liberi microvascolari (➔). Il neurochirurgo ha nel microscopio operatorio lo strumento abituale per delicati interventi sul sistema nervoso (encefalo, midollo spinale e nervi periferici). Anche la chirurgia dell’ernia del disco oggi è dominata dalla tecnica microchirurgica, ottimale per l’economicità dell’accesso e la precisione operativa. Infine, abbinato al laser, il microscopio operatorio è utilissimo nella chirurgia dell’occhio e delle corde vocali.