FUORTES, Michelangelo
Nacque a Bologna da Giulio Cesare e da Adelia Premoli il 27 dic. 1917 e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Torino nel 1941. Durante il corso di laurea, dal 1937 al 1939, frequentò la facoltà medica dell'università di Vienna e, sotto la guida di F. Scheminzky, condusse le sue prime ricerche nel campo della galvanonarcosi, pubblicandole quando era ancora studente (Das Exzitationsstadium der Galvanonarkose des Frosches, in Pflügers Archiv für die gesamte Physiologie des Menschen und der Tiere, CCXLII [1939] pp. 126-140, in coll. con F. Scheminzky - F.K. Köllensperger; Das Verhalten der Muskelaktionsspannungen in den Gliedmassen des Frosches bei galvanischer Längsdurchströmung des ganzen Tieres, ibid., pp. 142-154, in coll. con F. Scheminzky; Die Nachwirkungen einer galvanischen Längsdurchströmung bei Fröschen, ibid., CCXLIII [1939], pp. 1-21, in coll. con F. Scheminzky - F.K. Köllensperger).
Dopo la laurea cominciò a lavorare nella clinica neurologica dell'università torinese, ma presto fu costretto a interrompere la sua attività dagli eventi bellici. Nel 1944, superata la linea del fronte e raggiunto il territorio controllato dagli Alleati, fu arruolato nel Corpo italiano di liberazione che partecipò alle operazioni belliche contro i Tedeschi. Ripresa l'attività nella clinica torinese e conseguita la libera docenza in neuropsichiatria, il F. tornò ai suoi studi di neurologia, in particolare dedicandosi a ricerche di neurofisiologia.
Egli istituì in collaborazione con C. Ajmone-Marsan una unità di ricerca per lo studio dei fenomeni elettrofisiologici in rapporto a determinate attività farmacologiche e ad alcune condizioni cliniche di interesse neurologico. Le brillanti ricerche furono oggetto di varie pubblicazioni: Crisi convulsive di origine circolatoria, in Rivista di neurologia, XVII (1947), pp. 253-260, in coll. con C. Ajmone-Marsan; Fenomeni circolatori nell'elettroshock, in Il Lavoro neuropsichiatrico, II (1948), pp. 314-328, in coll. con C. Ajmone-Marsan; Liberazione di sostanze ad azione farmacologica durante l'elettroshock, in Rivista di neurologia, XIX (1949), pp. 637-657, in coll. con C. Ajmone-Marsan - A. Sicuro; Electrographic study of the convulsant action of intravenously administered acetylcholine, in Electroencephalography and clinical neurophysiology, I (1949), pp. 283-290, in coll. con C. Ajmone-Marsan; Influence of ammoniun chloride on the electrical activity of the brain and spinal cord, ibid., pp. 291-298, in coll. con C. Ajmone-Marsan - F. Marossero; Effects of direct currents on the electrical activity of the spinal cord, in Journal of physiology, 1951, n. 113, pp. 316-321, in coll. con C. Ajmone-Marsan - F. Marossero; Potential changes of the spinal cord following different types of afferent excitation, ibid., pp. 372-386. A questo primo periodo di studi risale la collaborazione del F. con F. Visintini nella compilazione di un apprezzato volume, L'ipotesi chimica della trasmissione nervosa (Torino 1946), nel quale all'accurata rassegna critica dei dati sperimentali e alla discussione della loro possibile interpretazione seguiva la conclusione che allo stato delle conoscenze non era ancora possibile stabilire con certezza se la natura del meccanismo della conduzione nervosa fosse chimica o elettrica.
Il progresso delle ricerche intraprese in campo neurologico fu alla base del costante aumento dell'interesse del F. per gli eventi elementari sottostanti all'attività neurale. Fondamentale per la sua formazione e per il futuro orientamento delle sue ricerche fu la permanenza di un anno presso il Physiological Laboratory di Cambridge, ove conobbe lord E.D. Adrian, premio Nobel per la medicina nel 1932 per i suoi studi sul sistema nervoso, e i futuri premi Nobel per le ricerche neurologiche A.L. Hodgkin e A.F. Huxley. Lavorò poi negli Stati Uniti, dapprima presso il dipartimento di fisiologia dell'università dello Stato di New York, quindi a Washington, ove rimase fino al 1957.
Nel corso di un intenso programma di ricerche sulle proprietà elettriche dei motoneuroni del midollo spinale, svolto in collaborazione con Ch. McC. Brooks e K. Frank, il F. rilevò un fenomeno elettrofisiologico interpretato come l'espressione di un meccanismo di inibizione del sistema nervoso centrale, in precedenza mai osservato: i risultati di questi lavori, successivamente confermati da J.C. Eccles, aprirono la strada allo sviluppo di quello che è oggi uno dei concetti fondamentali della neurofisiologia, cioè l'esistenza del meccanismo dell'inibizione presinaptica (Excitation, conduction and synaptic transmission in the nervous system, in Annual Review of physiology, XIV [1952], pp. 363-390, in coll. con Ch. McC. Brooks; Electrical correlates of the spinal flexor reflexes, in Brain, LXXV [1952], pp. 91-95, in coll. con Ch. McC. Brooks; The relation of dorsal and ventral root potentials to reflex activity in mammals, in Journal of physiology, 1952, n. 116, pp. 380-394, in coll. con Ch. McC. Brooks; Potential changes in spinal cord following administration of strychnine, in Journal of neurophysiology, XV [1952], pp. 257-267, in coll. con Ch. McC. Brooks; Potentials recorded from the spinal cord with microelectrodes, in Journal of physiology, 1955, n. 130, pp. 625-654, in coll. con K. Frank; Unitary activity of spinal interneurones of cats, ibid., 1956, n. 131, pp. 424-435, in coll. con K. Frank; Motoneurone excitability during rhytmical reflex firing, in Archives italiennes de biologie, VC [1957], pp. 20-30; Steps in the production of motoneurone spikes, in Journal of general physiology, XL [1957], pp. 735-752, in coll. con K. Frank - M.C. Becker; Presynaptic and postsynaptic inhibition of monosynaptic reflexes, in Federation proceedings, XVI [1957], p. 39, in coll. con K. Frank).
Successivamente il F. fu nel Maryland, a Bethesda, ove prestò la sua opera come caposezione di fisiologia della visione presso il dipartimento oftalmologico del National Institutes of health e dal 1967 come direttore del laboratorio di neurofisiologia del National Institute of neurological diseases and stroke. Cominciò allora ad appassionarsi ai problemi delle funzioni sensoriali, conducendo ricerche sperimentali sui meccanismi responsabili delle risposte recettoriali: poté così dimostrare la relazione esistente tra depolarizzazione della membrana, il cosiddetto "potenziale generatore", e la scarica sensoriale. In seguito, estendendo questi studi all'interpretazione della funzione visiva, ipotizzò che la variazione della conduttanza di membrana indotta dall'illuminazione dei fotorecettori retinici sia l'espressione di modificazioni della permeabilità della membrana stessa conseguenti all'attivazione di una sostanza elaborata dal pigmento visivo in seguito all'assorbimento di fotoni: questa interpretazione, che egli sviluppò ulteriormente in vari lavori, risultò convalidata dalle ricerche successive e fu universalmente condivisa.
Il F. si dedicò poi pressoché esclusivamente a ricerche di elettrofisiologia del sistema visivo dei Vertebrati, recando preziosi contributi alla conoscenza del meccanismo della visione: Generation, conduction and transmission of nerve impulses, in Archives italiennes de biologie, XCVI (1958), pp. 285-293; Electrical activity of cells in the eye of Limulus, in American Journal of ophthalmology, XLVI (1958), pp. 210-223; Electrophysiology of the visual system, ibid., pp. 1-192; Excitation and conduction, in Annual review of physiology, XXIII (1961), pp. 357-386, in coll. con K. Frank; Interpretation of the repetitive firing of nerve cells, in Journal of general physiology, XLV (1962), pp. 1163-1179, in coll. con F. Mantegazzini; Transient responses to sudden illumination in cells of the eye of Limulus, ibid., XLVI (1963), pp. 435-452, in coll. con G.F. Poggio; Changes in time scale and sensitivity in the ommatidia of Limulus, in Journal of physiology, 1964, n. 172, pp. 239-263, in coll. con A.L. Hodgkin; Visual responses in Limulus, in Cold Spring Harbor symposia on quantitative biology, XXX (1965), pp. 429-443, in coll. con A. Borsellino - T.G. Smith; Responses to single photons in visual cells of Limulus, in Journal of physiology, 1968, n. 196, pp. 507-539, in coll. con A. Borsellino; The site of origin of electrical responses in visual cells of the leech, Hirudo medicinalis, in Journal of cellular biology, XLII (1969), pp. 241-252, in coll. con A. Lasansky; Electrical responses of single cones in the retina of the turtle, in Journal of physiology, 1970, n. 207, pp. 77-92, in coll. con D.A. Baylor; Receptive fields of cones in the retina of the turtle, ibid., 1971, n. 214, pp. 265-294, in coll. con D.A. Baylor - P.M. O'Bryan; Responses of photoreceptors, in Journal of psychiatric research, VIII (1971), pp. 289-300; Responses of cones and horizontal cells in the retina of the turtle, in Investigative ophthalmology, XI (1972), pp. 275-284; Responses of photoreceptors in Hermissenda, in Journal of general physiology, LX (1972), pp. 631-649, in coll. con D.L. Alkon; Analysis of responses in visual cells of the leech, in Journal of physiology, 1972, n. 227, pp. 173-194, in coll. con R. Fioravanti; Colour-dependence of cone responses on the turtle retina, ibid., 1973, n. 234, pp. 199-216, in coll. con E.A. Schwartz - E.J. Simon; Generator potentials in invertebrate photoreceptors, in Handbook of sensory physiology, a cura di M. Fuortes, VII, Berlin-Heidelberg-New York-Springer 1973, pp. 279-319, in coll. con P.M. O'Bryan; Responses to single photons, ibid., pp. 321-338, in coll. con P.M. O'Bryan; Interactions leading to horizontal cell responses in the turtle retina, in Journal of physiology, 1974, n. 240, pp. 177-198, in coll. con E.J. Simon; Interactions and feedbacks in the turtle retina, in Neural principles in vision, a cura di F. Zettler - R. Weiler, Berlin-Heidelberg-New York-Springer 1976, pp. 121-130; Actions of EGTA and high calcium on the cones in the turtle retina, in Journal of physiology, 1978, n. 275, pp. 419-437, in coll. con D. Bertrand - J. Pochobradsky; Excitation and interactions in the vertebrate retina, in Annual review of biophysics and bioengineering, VII (1978), pp. 229-251, in coll. con L. Cervetto; Pigment transformation and electrical responses in retinula cells of drone, Apis mellifera male, in Journal of physiology, 1979, n. 296, pp. 431-441.
Nel dicembre 1976 il F., usufruendo del suo anno sabbatico, si recò a Pisa, e nel marzo dell'anno successivo fu a Erice, ove partecipò ai lavori della Scuola internazionale di biofisica. Caduto gravemente malato, fece ritorno a Bethesda, ove morì il 3 ag. 1977. Aveva sposato a Torino, il 19 apr. 1947, Ivonne Baumer.
Fonti e Bibl.: L. Cervetto - P.L. Marchiafava - G. Moruzzi, M.G.F. F., in Archives italiennes de biologie, CXVI (1978), pp. 225-230.