FRUNZE, Michail Vasil′evič
Generale sovietico, nato a Pišpek (oggi Frunze), oblast′ di Semireč′e, nel Turkestan, il 2 febbraio 1885, morto a Mosca il 31 ottobre 1925. Educato presso l'Istituto Politecnico di Pietroburgo, divenuto comunista, fu esiliato in Siberia, ma durante la prima guerra mondiale, fu inviato al fronte. Dopo la rivoluzione di ottobre, nel 1918 gli fu affidato il comando della 4ª armata sovietica, distinguendosi nelle operazioni contro Kolčak al punto di meritare l'elogio di Lenin; combatté contro l'esercito di Vrangel′, che sbaragliò con una serie di operazioni brillanti. All'inizio del 1925 successe a Trotzkij nella carica di commissario per gli affari militari e navali. Tuttavia la grandezza del F. riposa sul piano teorico, nel quale affermò in particolare: il principio secondo il quale le forze armate di un paese sono determinate dalle sue strutture ideologiche, politiche, economiche e sociali, e quindi uno stato proletario marxista deve combattere con forze militari ispirate ai principî marxisti; il principio dell'unità del fronte e delle retrovie e quello della guerra prolungata, che impone l'adeguamento del dispositivo militare e di produzione alle esigenze di una lunga lotta. Tra le sue opere teoriche ricordiamo: Edinaja voennaja doktrina i Krasnaja Armija ("L'unica dottrina militare e l'Armata rossa", 1921), Reguljarnaja armija i milicija ("L'esercito regolare e la milizia", 1922), Front i tyl v vojne buduščego ("Il fronte e le retrovie nella guerra del futuro", 1924).