Ufficiale macedone del tempo di Alessandro Magno, comandante di un reggimento della falange. Alla morte del sovrano (323 a. C.) difese i diritti del fratellastro di lui Arrideo, giungendo a un compromesso con Perdicca sostenitore del figlio nascituro di Alessandro e di Rossane. Cadde poi nelle mani di Perdicca, che lo mise a morte.