Filosofo analitico (Baku 1909 - Ithaca 1988), di famiglia ebrea russa, cresciuto in Inghilterra, dal 1948 naturalizzato statunitense. Influenzato dalle teorie di Wittgenstein, è stato uno dei critici più acuti dei nuovi indirizzi della filosofia linguistica pur condividendone la tendenza a estendere l'analisi, oltre che al linguaggio scientifico, anche al linguaggio comune. Lasciata con la famiglia la Russia per sfuggire alle persecuzioni antisemite, dopo studi a Cambridge, Gottinga e Londra (dove poi ha insegnato, 1936-40), si trasferì negli USA e divenne professore nelle univ. dell'Illinois (1941-45) e Cornell (1966-77). Tra le sue opere principali: The nature of mathematics (1933), Critical thinking (1946), Language and philosophy (1949; trad. it. 1953), Problems of analysis (1954; trad. it. 1968), Models and metaphors (1962; trad. it. 1983), A companion to Wittgenstein's Tractatus (1964; trad. it. 1967), The labyrinth of language (1968), Margins of precision (1970), Caveats and critiques (1975).