Mars express
<màaʃ iksprès>. – Missione spaziale dell’ESA (European space agency) lanciata da Bajkonur (Kazakistan) nel giugno del 2003 con l’obiettivo di esplorare l’atmosfera, le caratteristiche geologiche e la superficie di Marte. La sonda è entrata nell’orbita del pianeta rosso nel dicembre del 2003; nello stesso giorno il lander Beagle 2, sganciato sei giorni prima, è atterrato su un vasto e pianeggiante bacino (Isidis Planitia) per sondare il sottosuolo alla ricerca di tracce d’acqua, ma ha fallito i contatti con la sonda madre e con i radiotelescopi terrestri, ed è stato quindi dichiarato perso. Grazie alla strumentazione a bordo, anche dalla sonda orbitante è stato comunque possibile investigare gli strati al di sotto della superficie di Marte rilevando la presenza di acqua, sotto forma di ghiaccio, al polo Sud del pianeta, e di vapore acqueo nella sua atmosfera. La sonda ha inviato diverse nitide immagini della superficie marziana: particolarmente interessanti sono le riprese dell’equatore, effettuate da circa 300 km di altezza, in cui si nota un bacino (Hebes Chasma) profondo 8 km e senza sbocchi situato nella Valle Marineris (il Grand Canyon di Marte), un immenso sistema di canyon che si pensa siano stati prodotti da un flusso impetuoso di acqua. La missione è stata estesa fino al 2014.