Attore, autore e regista italiano (n. Belluno 1956). Le storie, i contenuti, le memorie della sua terra, diventano temi centrali degli spettacoli di P. Partendo dai ricordi di bambino, ritrova la sua origine di portavoce della tradizione orale, narratore epico di una storia che verrà ricordata e rivissuta solo grazie alle parole e al loro tramandarsi. Il suo è un teatro di narrazione in cui l'attore, ritrovando lo scambio interpersonale che tiene viva l'attenzione dello spettatore, aggancia quest'ultimo al filo della storia e continua a catturarlo respiro dopo respiro.
Vita. Autodidatta, dopo esperienze nel teatro politico e di strada con i gruppi detti teatri di base, ha trovato i principi e la disciplina necessari al mestiere nell'attività dell'ISTA (International School of Theatre Anthropology) di E. Barba (Volterra, 1981). Ha collaborato con il Teatro di Pontedera, con E. Barba, con il Tag Teatro di Venezia (1984-86), dove ha lavorato a diversi spettacoli sulla Commedia dell'arte e dal 1987 con il Teatro Settimo di Gabriele Vacis, dove si è rivelato partecipando, come attore e coautore, agli spettacoli Libera nos a malo da L. Meneghello (1989) e Villeggiatura. Smanie, avventure e ritorno (1993). Nel 1990 ha fondato la compagnia Moby Dick - Teatri della Riviera. Dal 1992 ha tenuto corsi e laboratori alla Civica scuola d'arte drammatica Paolo Grassi di Milano.
Ispirandosi alla lezione di D. Fo, P. ha inaugurato una fortunata esperienza di affabulatore solista con la quadrilogia autobiografica Gli album di Marco Paolini (Adriatico, 1987; Tiri in porta, 1990; Liberi tutti, 1992; Aprile '74 e 5, 1994); in seguito, ha costruito una sorta di affresco italiano, fondendo ricordi, vicende della sua terra d'origine e cronache recenti e remote: Il racconto del Vajont (1993, in collab. con Vacis che ne ha curato anche la regia; premio speciale Ubu per il teatro politico nel 1995; versione televisiva 1997; dal 1997 anche in volume), ricostruzione di una catastrofe italiana, sorta di orazione nella quale si fondono oralità, drammaturgia e passione civile; Il Milione (1997), racconto di un viaggio che si snoda su una grande carta della Laguna con salti nel tempo e nello spazio; Bestiario veneto (1998) e Bestiario italiano (1999), racconti scenici polifonici in cui sovrappone lingue, dialetti, voci di poeti e personali appunti di viaggio; I-TIGI Canto per Ustica (2000, in collab. con D. Del Giudice), incentrato sulla tragedia del DC 9 I-TIGI Itavia esploso in volo sopra Ustica il 27 giugno 1980, e rappresentato a Bologna per la prima volta in occasione del ventennale dell'incidente (2000). Successivamente ha curato: Parlamento chimico. Storie di plastica (2002); Binario illegale (2003); Song n. 32 concerto variabile (2003). Nel 2004 ha portato in scena lo spettacolo Il sergente, tratto dal romanzo autobiografico di M. Rigoni Stern Il sergente nella neve (1953) e nel 2007 Miserabili. Io e Margaret Tatcher, racconto in forma di ballata. Tra i lavori successivi: La macchina del capo (2009); Ausmerzen (2011); ITIS Galileo (2011). Nel cinema P. è apparso in diversi film, tra i quali Caro diario di N. Moretti (1993), La lingua del santo (2000), Vivere di F. Bernini (2001), A cavallo della tigre (2002) di C. Mazzacurati, Sanguepazzo (2008) di M.T. Giordana, La pelle dell'orso (2016) e Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:8.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:107%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri",sans-serif; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;} Boys - All you need is rock (2021) di D. Ferrario. Per il suo lavoro sulla memoria ha ricevuto il premio Archivio Diaristico Italiano nel 2005. Da segnalare per il periodo successivo il grande successo di pubblico ottenuto con lo spettacolo teatrale ITIS Galileo (2011), trasmesso su La7 nel 2012 in diretta dai laboratori sotterranei del Gran Sasso. Nello stesso anno ha pubblicato Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, mentre è del 2017 Le avventure di numero primo, scritto in collaborazione con G. Bettin.