LOLLIO, Marco (M. Lollius)
Figlio di Marco, amministrò nel 29 a. C. la provincia di Galazia, allora istituita. Console nel 21, combatté in Tracia, e nel 16 a. C. ebbe il comando in Germania, ove, dopo qualche effimero successo, fu tratto in battaglia inaspettatamente dai Sicambri e dagli Usipeti e sconfitto con strage maioris infamiae quam detrimenti (Svet., Aug., 23), avendo perduto l'aquila di una legione. Nel 2 a. C. accompagnò, per la fiducia in lui riposta da Augusto, in qualità di comes et rector, C. Cesare in Armenia, ma essendosi abbandonato alla sua avidità di danaro, perduta l'amicizia del giovane principe, si uccise con veleno. Poiché Orazio (Carm., IV, 9) ne esalta invece l'astinenza, è da credere che tralignasse nell'ingordigia soltanto per le tentazioni dell'Oriente, ed è certo che i severi giudizî di Velleio Patercolo sono influenzati dai cattivi rapporti in cui Lollio stette con Tiberio.
Bibl.: H. Schiller, Geschichte der römischen Kaiserzeit, I, Gotha 1883, pp. 196, 204, 214, 235; H. Dessau, Prosopographia imperii romani, III, Berlino 1898, p. 295; V. Gardthausen, Augustus und seine Zeit, I, 1891, pp. 1066, 1138 seg.; II, p. 676; H. Dessau, Gesch. der röm. Kaiserzeit, I, Berlino 1924, pp. 254, 470; E. Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIII, col. 1377 segg.