Grafia francese del nome del pittore russo Mark Šagal (Vitebsk 1887 - SaintPaul-de-Vence, Nizza, 1985). Colorista audace e prestigioso, narratore sospeso fra il reale e il fiabesco, nei dipinti, ai temi prediletti (un repertorio d'immagini che fonde figure umane, animali, oggetti, paesaggi) si affiancarono motivi legati al mondo biblico ed evangelico. Ch. eseguì anche mirabili incisioni, lavorò per il teatro e realizzò opere monumentali: le pitture murali per l'Opera di Parigi (1963-64) e per il Metropolitan di New York (1966); le vetrate per le cattedrali di Metz (1959-68) e di Reims (1974).
Ch. ha rivelato fin dall'inizio nella sua pittura un'essenza fantasiosa profondamente radicata, non solo tematicamente, nella tradizione poetica e religiosa ebraica russa. Attento alle ricerche dell'avanguardia (fauvismo, cubismo, surrealismo), non ne è mai stato condizionato, considerandole piuttosto un possibile arricchimento espressivo della propria visione poetica che ignora colore naturalistico, leggi di gravità, modi tradizionali di trattare lo spazio. Allievo di L. Bakst a Pietroburgo, nel 1910 Ch. si recò a Parigi, dove si stabilì a La Ruche, un casamento popolare costruito per gli artisti che contava ospiti come Trotzky, Soutine, Archipenko, Léger. Tornato in Russia allo scoppio della prima guerra mondiale, aderì con entusiasmo alla rivoluzione: nominato commissario del popolo per le arti a Vitebsk, vi fondò una scuola d'arte; dal 1919 lavorò per il teatro ebraico di Mosca. Lasciata la Russia nel 1922, dopo un breve soggiorno a Berlino, si stabilì nuovamente in Francia: eseguì mirabili serie d'incisioni (per la sua autobiografia, per le Anime morte di Gogol, ecc.), nei dipinti, accanto ai temi prediletti, un repertorio d'immagini che fonde figure umane, animali, oggetti, paesaggi, si affiancarono motivi legati al mondo biblico (nel 1931 compì un viaggio in Palestina per ritrovarne impressioni, atmosfere) e, dal 1935, il motivo simbolico della crocefissione. Nel 1941, su invito del Museum of Modern Art di New York, si recò negli Stati Uniti. Tornato in Francia nel 1947, dal 1950 si stabilì a Vence, e si dedicò anche alla scultura e alla ceramica. Accanto alla ricca produzione pittorica e grafica, a notevoli contributi per il teatro, Ch. realizzò numerose opere monumentali: pitture murali per il foyer del Watergate Theater di Londra (1949), per l'Opera di Parigi (1963-64), per il Metropolitan di New York (1966), vetrate per la cattedrale di Metz (1959-68), per la sinagoga dell'ospedale Haddash a Gerusalemme (1960), per la cattedrale di Reims (1974), mosaici per il nuovo parlamento di Gerusalemme (1966), per l'università di Nizza (1968). Nel 1973 fu inaugurato a Nizza il Musée national du message biblique Marc Chagall, costituito dalla donazione dell'artista di oltre trecento opere (pitture, disegni, incisioni, sculture, ecc.).