Frank, Manfred
Filosofo tedesco (n. Wuppertal-Elberfeld 1945). Compiuti gli studi a Heidelberg e a Berlino (sotto la guida, tra gli altri, di Gadamer, Löwith, E. Tugendhat), ha insegnato nelle univ. di Düsseldorf e Ginevra; dal 1987 è ordinario a Tubinga. Al centro delle sue molteplici ricerche F. pone il problema della soggettività e dell’autocoscienza, analizzato nel primo Romanticismo tedesco (Das Problem ‘Zeit’ in der deutschen Romantik, 1972; Das individuelle Allgemeine, 1977), quindi sviluppato nel quadro di un confronto tra filosofia analitica, ermeneutica ed esistenzialismo (Das Sagbare und das Unsagbare, 1980; ed. ampliata 1990), giungendo a una presa di distanza dai teorici francesi del postmoderno in Die Unhintergehbarkeit von Individualität (1986; trad. it. Individualità: difesa della soggettività dai suoi detrattori). Altre opere: Der kommende Gott (1982; trad. it. Il dio a venire: lezioni sulla nuova mitologia); Selbstbewusstsein und Selbsterkenntnis, 1991; Stil in der Philosophie, 1992 (trad. it. Lo stile in filosofia); «Unendliche Annäherung»: die Anfänge der philosophischen Frühromantik, 1997.