mandarini
Termine (dal portoghese mandarim, a sua volta risalente al sanscr. mantrin «consigliere») con il quale gli stranieri, a partire dal 17° sec., designavano i funzionari civili e militari dell’impero cinese. I m. facevano parte dei nove ranghi in cui era suddivisa la gerarchia superiore dell’apparato burocratico imperiale e, in quanto élite di governo, detenevano un’enorme influenza sul Paese. Venivano reclutati, a prescindere dal ceto di appartenenza, sulla base di esami. In conformità con l’idea confuciana della superiorità delle attività intellettuali, ai futuri m. era richiesto soprattutto un alto livello culturale e, in particolare, la conoscenza dei classici.