MANA
. È parola delle lingue melanesiane, usata anche nella Polinesia (Maori della Nuova Zelanda), a significare che una persona o cosa di cui si dice che "ha mana" o, rispettivamente, che "è mana", è fornita comechessia, temporaneamente o permanentemente, di una speciale forza o "virtù" manifestantesi in effetti insoliti e straordinarî: un albero che produce frutti più abbondanti, un'arma che abbatte maggior numero di nemici, un uomo che ha più fortuna alla caccia o alla pesca, anche uno spirito (non di ogni defunto, ma di chi ebbe mana in vita), ecc. L'idea si trova, sotto nomi diversi e con varie gradazioni di significato (oscillanti fra la nozione di forza impersonale universale e quella di personalità individuale di carattere sacro e divino) presso molte popolazioni "primitive" (tondi presso i Bataki di Sumatra e nell'America Settentrionale, manitu presso gli Algonchini, orenda presso gl'Irochesi, wakan presso i Sioux, ecc.), e anche non primitive (kami nello shintō giapponese, brahman nell'India antica, ecc.). Nella terminologia della scienza delle religioni è invalso il termine mana per esprimere l'idea fondamentale comune ai suoi varî sinonimi, cioè l'idea religiosa elementare di forza (impropriamente di fluido) sacrale indipendente dalle concezioni e credenze animistiche, ed eventualmente anteriore a queste (preanimismo), come la forma più semplice della religiosità.
Bibl.: R. H. Codrington, The Melanesians, Oxford 1891; R. R. Marett, The conception of mana, in Transactions of the 3th Internatinal Congress for the History of Religions, I, Oxford 1908; id., The tabu-mana formula as a minimum definition of Religion, in Archiv für Religionswiss., XII (1909), pp. 186-192; id., The Threshold of Religion, 4ª ed., Londra 1929; P. Saintyves, La force magique: du mana des primitifs au dynamisme scientifique, Parigi 1914; A. M. Hocart, Mana, in Man, XIV (1914), n. 46; J. Röhr, Das Wesen des Mana, in Anthropos, XIV e XV (1919-1920), pp. 97-124; Fr. R. Lehmann, Mana: der Begriff des "ausserordentlich Wirkungsvollen" bei Südseevölkern, Lipsia 1922.