MAIDA (A. T., 27-28-29)
Paese della Calabria, nella provincia di Catanzaro. Sorto nell'alto Medioevo in località abitata durante l'età classica, è situato a 299 m. s. m. sull'orlo nord-occidentale della seconda serie di ampî terrazzamenti che cingono a settentrione il fianco delle Serre catanzaresi. La superficie territoriale del comune è di 57,59 kmq., l'agraria e forestale di 53,20, le coltivazioni essenziali sono il frumento e l'ulivo. La popolazione era di 2822 ab. nel 1815, di 4004 nel 1861, di 5190 nel 1901, di 4452 nel 1921 (dei quali 3437 nel centro principale, 757 nella frazione di Vena e solo 258 sparsi, a causa della malaricità di gran parte del territorio), di 4883 nel 1931. Vena, posta a circa 5 km. a NE. del capoluogo, è un piccolo centro di popolazione albanese derivato alla fine del sec. XV dalla stessa emigrazione che dette origine a Caraffa di Catanzaro. La popolazione conserva il linguaggio originario, ma ha il costume femminile del Nicastrese. Nella pianura a ovest del capoluogo fu combattuta il 4 luglio 1806 una battaglia in cui gl'Inglesi sconfissero i Francesi costringendoli a ritirarsi a Tiriolo e a Catanzaro; di essa è ricordo nella Maida Street di Londra. Maida fu pure il campo principale degl'insorti liberali nel giugno 1848 e nelle sue vicinanze (Campolungo-La Grazia) avvenne uno scontro tra liberali e borbonici, ricordato sul luogo da un piccolo monumento con epigrafe. Linee automobilistiche collegano Maida alla stazione della linea ferroviaria Napoli-Reggio (a 12 km. dal capoluogo), a Catanzaro e a Nicastro.