LICHTWER, Magnus Gottfried
Favolista tedesco, nato a Wurzen (Meissen) il 30 gennaio 1719, morto a Halberstadt il 7 luglio 1783. Si laureò in legge e filosofia a Wittenberg, ove tenne corsi di filosofia wolffiana e di giurisprudenza, e attese all'edizione delle sue favole in versi (Vier Bücher äsopischer Fabeln, 1748). Passò il resto della vita a Halberstadt, pubblicando solo un poema didascalico (Das Recht der Vernunft, 1758), in cui espose in alessandrini, in forma arida, ma perspicua, i principî del giusnaturalismo e della filosofia wolffiana; una traduzione dell'Ottavio di Minucio Felice con introduzione e note (1763), e curando nuove edizioni delle sue favole, che rimangono l'opera sua migliore.
Movendosi nella scia dell'indirizzo moraleggiante del Gottsched (che altamente lo apprezzò), lontano dalla concisione postulata per la favola dal Lessing, egli si attenne alla maniera del Hagedorn e del Gellert, ai quali talvolta si avvicinò nel tono piacevole, nella forma limpida, scorrevole e nelle allusioni satiriche. Ma molte sue favole urtano per la trattazione pedestre, la mancanza di linea chiara e di gusto sicuro.
Ediz.: Opere complete (Schriften) a cura di E. L. M. v. Pott, Halberstadt 1828. Scelta delle favole, curata da J. Minor, in Kürscńners Nat. Litt., LXXIII, 1886.