Pantaleoni, Maffeo
Economista e politico (Frascati 1857 - Milano 1924). Dopo studi classici a Potsdam (Berlino) si laureò nel 1881 in giurisprudenza presso l’Università di Roma. Fu professore in molte università italiane, tra cui Camerino, Macerata, Napoli, Pavia e, infine, a Roma (1901), presso l’Istituto di economia e finanze dell’Università di Roma La Sapienza. Sempre nel 1901 entrò alla Camera dei deputati con il gruppo radicale, ma ne uscì ben presto. Nel 1920 fu chiamato da G. D’Annunzio ad amministrare le finanze dello Stato libero di Fiume e nel 1923 fu nominato senatore dal regime fascista. La grande originalità dei lavori teorici di P. si evince soprattutto dall’approccio interdisciplinare che ha sempre caratterizzato i suoi scritti, spaziando dall’ambito economico a quello sociologico, psicologico e antropologico. Tra i suoi lavori, di sicura rilevanza è Principi di economia pura (1889), in cui P. getta le basi per una trattazione sistematica della scienza delle finanze ed espone in modo organico il problema del valore, conciliando gli apporti di H. Gossen, K. Menger e A. Marshall con la teoria ricardiana del costo di produzione. Altre opere rilevanti: An attempt to analyse the concepts of ‘strong’ and ‘weak’ in their economic connection («Economic Journal», 1898, 8); Erotemi di economia (1925).