Pittore del sec. 10º, attivo a Treviri, così denominato da due fogli, l'uno con il ritratto di un imperatore (Chantilly, Musée Condé), l'altro con quello di s. Gregorio Magno (Treviri, Stadtbibliothek), superstiti di un codice con il Registro di questo papa. Gli sono attribuite anche altre opere: un evangelario (Manchester, J. Rylands Library), cinque miniature del famoso Codex Egberti (Treviri, Stadtbibliothek) e alcuni intagli in avorio. È stato identificato anche con Johannes Italicus, autore di dipinti nella cappella di Aquisgrana. Fu uno dei maggiori maestri dell'arte ottoniana, il quale portò a logica conseguenza le premesse spaziali dell'arte dell'Alto Medioevo, stabilendo i fondamenti formali della pittura romanica. Stupendamente raffinato è il suo colore, modulato su scale prevalentemente fredde e sempre in rapporto con un impianto strutturale solido e scarno.