PELZET, Maddalena
Attrice, nata il 21 febbraio 1801 a Firenze, ivi morta l'8 novembre 1854. Figlia di un modesto lavoratore di nome Signorini, allieva del Morrocchesi all'Accademia di belle arti di Firenze, esordì a 15 anni come prim'attrice giovane nella compagnia Zannoni e Pinotti, nella quale conobbe e sposò il condiscepolo e compagno d'arte Ferdinando Pelzet (1791-1885), che scrisse con garbo e autorevolmente d'arte drammatica. Scritturata poi subito come prim'attrice da Luigi Vestri e Blanes, nel 1818, a Firenze, era il principale ornamento della Compagnia nazionale toscana. Nel 1822-23 Assunta Perotti le cedette le parti di prima donna, rendendo omaggio alla più giovane attrice, che si affermava soprattutto artista nella tragedia.
Per prima la P. interpretò Maria Stuarda dello Schiller nella traduzione del Maffei; fu ammirata anche in Mirra dell'Alfieri, Francesca da Rimini del Pellico; nelle tragedie del Niccolini, del quale era la interprete prediletta, in special modo nella parte di Teresa nell'Antonio Foscarini. Aveva maestà nell'incedere, parsimonia nei gesti, naturalezza grande, abbandono passionale e travolgente. Nella compagnia "Vittorio Alfieri" riportò veri trionfi; dopo l'ostilità di cui fu circondata al Teatro dei Fiorentini di Napoli, entrò nella compagnia Domeniconi-Coltellini come prim'attrice e prim'attrice madre, ritrovando spesso gli antichi successi; poi si ritirò a Firenze. Bella e piena di grazia, destò vivissime passioni, specie in Antonio Ranieri e G. B. Niccolini: dal carteggio con questi e con altri si rivela la sua buona cultura.