Imperatore romano (n. Cesarea, Mauretania, 164 d. C. - m. 218); nato da famiglia umilissima, fu nominato nel 213 prefetto del pretorio da Caracalla, di cui nel 217 causò la morte organizzando una congiura in seguito alla quale fu proclamato imperatore dall'esercito e ottenne anche il riconoscimento del senato. Non si recò mai né a Roma né in Italia. Continuò tra il 217 e il 218 la guerra coi Parti, ma dopo la battaglia di Nisibi trattò la pace. La sua politica di economia nell'amministrazione imperiale provocò malcontento nell'esercito: di ciò approfittò Eliogabalo per candidarsi al soglio imperiale. Abbandonato dai soldati, M. dovette fuggire da Antiochia, dove risiedeva, ma fu raggiunto e ucciso.