LUNG-MEN (la Porta dei Draghi)
Complesso di grotte, il più vasto dell'ex-impero cinese, posto a circa 16 km. a sud della vecchia capitale Lo-yang, l'attuale Ho-nan, in provincia di Ho-nan. Le escavazioni della roccia furono iniziate sotto la nordica dinastia barbara dei Topa o Nord-Wei; il loro stato di conservazione, contrariamente che a Yung-Kang, è abbastanza buono in virtù della durezza del calcare. La caverna più antica è quella di Ku-yang-tung con un'iscrizione del 495; la grotta di Pin-yang costituisce uno dei più bei monumenti dello stile lineare Wei, con le sue superbe teorie di committenti iri bassissimo rilievo. Da un'iscrizione del 531 risulta che le vicine grotte di Kunghsien, nell'arenaria rossa, appartengono alla stessa epoca. Si lavorò a Lung-men anche durante il regno degl'imperatori Sui e T'ang; appartengono a quest'ultimo periodo la maggior parte delle sculture, tra cui il gigantesco gruppo cui si lavorava circa il 672-676, originariamente posto in una caverna, ma che dopo il crollo del soffitto grandeggia all'aperto con le sue molteplici e irregolari nicchie. Siede nel centro su un trono di loto il Buddha Vayrocana, fiancheggiato da due Bodhisattva, due monaci, due monarchi celesti e due atletici guardiani. Il gruppo può venire considerato come un significativo esemplare del nuovo indirizzo artistico iniziatosi circa il 600: intento principale ne è l'organica modellazione del corpo e la realistica differenziazione tra epidermide e paludamento.