RASI, Luigi
Attore, scrittore, maestro di recitazione, nato a Ravenna il 20 luglio 1852, morto a Milano il 9 novembre 1918. Compiuti gli studî a Firenze, a vent'anni, attratto anche dall'esempio del fratello maggiore Giulio, entrò nella Compagnia di Fanny Sadowsky, allora diretta da Cesare Rossi (1872), e vi sostenne le parti di secondo amoroso e secondo brillante. L'anno dopo fece parte della compagnia di Luigi Monti; poi entrò nella compagnia drammatica Pietriboni, e vi rimase cinque anni, perfezionandosi e affermandosi con successo come attore semplice e corretto. Al suo amore per la scena corrispondeva un interesse non minore per lo studio dei classici del Teatro e della storia dei suoi artisti. Nel 1881, riordinata la R. Scuola di recitazione in Firenze, l'Accademia dei Fidenti, il R. fu chiamato a dirigerla.
Oltre ai giovani che intendevano consacrarsi al teatro, il R. vi ammise anche giovani aspiranti all'avvocatura, o desiderosi di apprendere l'arte di leggere, parlare in pubblico, ecc. La scuola dava pubblici saggi scenici, a cui assistevano anche artisti insigni (erano tra gli assidui Ernesto Rossi e il Salvini). Tra gli allievi, oltre molti giovani che poi acquistarono notorietà nel giornalismo o nelle lettere, furono attori come Amerigo Guasti, Edy Bonini-Picello, Medea Fantoni, Teresa Franehini, Annibale Ninchi e altri. Il R. costituì anche una compagnia propria "La Fiorentina"; diresse compagnie di sue allieve (Angelina Pagano, Teresa Franchini) e di altri. La Duse lo volle suo compagno in giri artistici all'estero (specie per La Gioconda, Cleopatra, La Signora dalle Camelie); fu chiamato a recitare il prologo delle Maschere, la nota opera comica di Pietro Mascagni, per la sua prima rappresentazione al Costanzi di Roma (1901). Il R. fu dicitore e commentatore di versi, conferenziere vario e piacevole. Nella sua passione di raccoglitore di libri, manoscritti, stampe, documenti, cimelî, fotografie, formò nei saloni della R. Scuola una biblioteca, e un principio di museo teatrale, di cui utilizzò il materiale ne I Comici italiani (Firenze 1897-1905, voll. 3), notissimo e apprezzatissimo dizionario biografico degli attori italiani dal Cinquecento in poi, nel quale ebbe a collaboratrice la moglie Teresa Sormanni. Dopo la sua morte, la biblioteca e la raccolta teatrale furono acquistate dalla Società italiana degli autori.
Opere: oltre gli scritti citati: Isacchus, canto antico (Bologna 1880); La verità nell'Arte Rappresentativa (Firenze 1882); La lettura ad alta voce (ivi 1891); La Duse (ivi 1901); La Caricatura, ecc. (ivi 1907); L'Arte del Comico (ivi, 2ª ed., 1914), ecc. Delle commedie si ricordano: Armanda ritorna, La commedia della peste, Clodia (inedita), La prova, ecc.