ARDITI, Luigi
Nato a Crescentino in Piemonte il 22 luglio 1822, giovanissimo lo studio del violino. Nel 1836 entrò al conservatorio di Milano, dove fu allievo di Bernardo Ferrara, Alessandro Rolla e Nicola Vaccaj. In questo periodo compose il suo primo lavoro teatrale, I briganti, che fu rappresentato nel 1941. Terminati gli studi nel 1842, intraprese subito la carriera concertistica come violinista e come direttore d'orchestra in varie città italiane, quali Varese, Novara, Voghera, Vercelli, Milano e Torino. Si associò fra l'altro con il contrabbassista Giovanni Bottesini, suo ex compagno di conservatorio, e con lui accettò nel 1846 una scrittura come concertista e direttore d'orchestra al Teatro Imperiale dell'Avana. Restò dieci anni in America, dirigendo, oltre che all'Avana, dove nei 1846 fece anche rappresentare la sua opera Il corsaro, in alcune delle principali città degli Stati Uniti., da New York a Boston, a Filadeffia. A New York, nel 1854, diresse il concerto inaugurale della AcadeIny of Music e nel 1856 fece rappresentare l'opera La spia, che ebbe ad interprete principale Anne-Caroline de Lagrange, e il cui libretto era tratto dall'onionimo romanzo dell'americano J.F. Cooper. Qui compose pure variazioni dedicate a Marietta Alboni e da lei cantate a New York. Tornò poi in Europa, dove svolse attività di direttore d'orchestra a Costantinopoli, a Dublino e, dal 1858, a Londra. Qui diresse per molti anni al Her Majesty's Theatre e in altri teatri, ottenendo grandi successi; dal 1874 al 1877 fu anche direttore dei Promenade Concerts del Covent Garden. Pur avendo stabilito in Inghilterra il suo centro di lavoro, fece numerosi giri artistici in Germania, in Austria, in Spagna, in America. Alla fama raggiunta come direttore d'orchestra si unì quella del compositore, quando comincio a pubblicare una serie di orecchiabili melodie vocali su ritmi di danze, parecchie delle quali ebbero grande diffusione. Tuttora celebre è il valzer cantato su versi di Gottardo Aldighieri Il bacio scritto a Brighton nel 1860 per la cantante Marietta Piccolomini, una delle pagine più popolari dell'epoca (Adelina Patti lo inseriva nella scena della lezione del Barbiere di Siviglia di G. Rossini; gli editori del valzer, pagato all'autore insieme con altri tre pezzi 1 .300 lire, guadagnarono con esso cifre ingenti). Notizie e aneddoti riguardanti la sua vita artistica furono pubblicati dall'A. nel volume My Reminiscences (New York 1896), da lui dettato alla baronessa von Zedlitz e completato da sua moglie, l'americana Virginia Warwick.
Ricco e ammiratissimo, morì a Hove, presso Brighton, il 10 maggio 1903.
Nella sua intensa attività di direttore d'orchestra, l'A. presentò con entusiastico slancio molte opere, da quelle di Rossini, che gli fu amicissimo, a quelle di R. Wagner, che lo defini uno dei nostri * per il contributo da lui dato alla conoscenza della musica wagneriana in Inghilterra. A Londra diresse, fra l'altro, diverse esecuzioni verdiane e le prime rappresentazioni in Inghilterra dei Faust di F. Gounod (Her Majesty's Theatre 1863), del Mefistofele di A. Boito (ivi 1880), di Hánsel und Gretel di E. Humperdinck (Daly's Theatre 1894); a New York diresse la prima rappresentazione allestita in America della Carmen di G. Bizet (Academy of Music 1878).
La sua produzione musicale comprende le già citate opere I briganti (Milano 1841), Il corsaro (Avana 1846), La spia (New York 1856), una Commemoration Ode (Londra 1873) un Inno a Vittorio Emanuele Re d'Italia, i valzer cantati Il bacio, L'estasi, L'ardita, Parla, Se saran rose, Kellog, La stella, L'incontro, L'incantatrice, la mazurka cantata La farfalletta, la polka cantata Fior di margherita, la tarantella cantata Forosetta, altre melodie cantate, quali Omaggio alla Bosio, Bolero, Il pastorello, La povera, La tradita, La garibaldina, Sempre sempre, ecc., Fantasie e Scherzi per violino, un Sestetto di bravura per due violini, due viole, violoncello e contrabbasso, altre musiche strumentali da camera.
Bibl.: P. Bertini, L. A., in La nuova musica, Firenze, VIII (1903), pp. 117 s.; G. E. Schiavo, Italian-American History, I, New York 1947, pp. 172 s., 230 s.; G. B. Shaw, Music in London 1890-1894, London 1949, passim; Id., London Music 1888-89, London iqso, passim; F. j. Fétis, Biographie universelle des Musiciens, I, Paris 1860, p. 130, e Supplement; I, Paris 1881, p. 21 s.; C. Schnud, 1, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 66, e Supplemento, p. 38; Grove's Dict. of Music and Musicians, I, London 1954, p. 194; Encicl. dello Spettacolo, I, col. 798 s.