Umanista portoghese (Évora 1498 - ivi 1573), dell'ordine domenicano. Studiò a Lisbona, Alcalá de Henares, Salamanca e Parigi e insegnò in varie città, guadagnandosi la stima dei contemporanei, tra i quali Erasmo. Scrisse in latino, tra l'altro: Encomium Lovanii (1529), De antiquitatibus Lusitaniae (post., 1593), di notevole interesse nonostante la mancanza di una posizione critica rispetto alle fonti utilizzate, Erasmi encomium (1531), poema in esametri nel quale sono difese le teorie erasmiane e la libera interpretazione della Bibbia; queste stesse idee sono sostenute anche in De vita aulica (1533) e nella Oratio pro Rostris (1534). Dei suoi scritti in portoghese meritano di essere citati História da antiguidade da cidade de Évora (1553) e Vida do Infante D. Duarte (redatta nel 1567, pubbl. 1789).