LIPPOMANO (o Lippomani)
Famiglia veneziana, originaria di Negroponte, trasferitasi a Venezia all'inizio del sec. X, ma ascritta nell'ordine dei patrizî solo dopo la guerra di Chioggia nel 1381, per le benemerenze acquistate in quell'occasione. Parecchi dei suoi membri ebbero alte cariche nello stato: così Marco di Francesco fu ambasciatore presso il pontefice Sisto IV nel 1486 e presso il duca di Milano nel 1489; Girolamo nel sec. XVI fu ambasciatore successivamente a Torino, Dresda, Napoli e Costantinopoli, ma poi, accusato di tradimento e arrestato, pose fine ai suoi giorni annegandosi; Antonio nel 1647 fu inviato a Candia, come provveditore generale. Altri si segnalarono nella carriera ecclesiastica: Pietro fu vescovo di Bergamo e poi di Verona (1544) e nunzio pontificio in Scozia, dove morì nel 1548; Luigi, vescovo di Modena, Verona (1548), legato in Portogallo, poi in Germania, e in ultimo in Polonia (1558), ebbe parte notevole nelle sessioni del concilio di Trento. Su tutti emerge la figura di Marco, nato nel 1390, il quale, oltre a coprire varie cariche pubbliche (podestà di Belluno e Padova, reggente di Zara nel 1427, più volte ambasciatore), ebbe fama come giurisperito e filosofo: scrisse le Distinctiones in quibus continetur totum corpus iuris civilis e due orazioni latine.