LEVANTO (A. T., 24-25-26)
Cittadina della provincia di La Spezia, situata su un piccolo piano, in un'insenatura della costa tutta chiusa da monti, al riparo dei quali essa gode il beneficio di un clima mitissimo: è infatti stazione climatica invernale e anche stazione balneare, essendo provvista di una bella spiaggia sabbiosa. Presenta un aspetto ridente, ricca com'è di ville e giardini con lussureggiante vegetazione di palme, agrumi, agavi; ville e alberghi sorgono anche sui colli che circondano la città, folti di oliveti e di pinete. La popolazione di Levanto, che è anche provvista di un piccolo porto con traffico locale, era nel 1921 di 2717 ab.; nello stesso anno l'intero comune (36,56 kmq.) ne contava 5619, viventi oltre che nel capoluogo in numerosi piccoli agglomerati o nelle case sparse; nel 1931 la popolazione era di 5750 ab. Il principale prodotto del territorio è l'olio; diffusi e fiorenti anche i vigneti; si scavano marmo, pietra arenaria e serpentina; si esercita la lavorazione artigiana del legno.
Antico comune, già notevole nel 1165, quando fu incendiato dai Pisani, si unì nel 1212 alla repubblica di Genova, con patto d'indipendenza quanto ad amministrazione pubblica, ed ebbe allora il suo sviluppo. Nel 1232 fu eretta la gotica parrocchiale di S. Andrea (in sacristia, dipinti e arredi antichi; la rosa fu rifatta); nel 1265 la loggia pubblica, in cui si teneva la curia. Oltre la detta chiesa, da ricordare il convento dei francescani (1449), che possedeva bellissimi corali, ora al Museo civico di La Spezia. Nella chiesa, S. Giorgio di Carlo Bracesco (?) e S. Diego, dello Strozzi. Presso Levanto, cave di rosso e di verde, che fornirono marmi a molte chiese liguri.
Bibl.: G. Casalis, Diz. geografico, ecc., degli stati sardi, IX, Torino 1841; S. Varni, Appunti artistici sopra Levanto, Genova 1870; U. Formentini, Levanto e le Cinque Terre, in La Spezia e il suo golfo, La Spezia 1924.