leopoldino
s. m. e agg. Per metonimia topografica, chi o che sostiene gli incontri politici che fanno riferimento a Matteo Renzi, organizzati presso la stazione Leopolda di Firenze.
• Se dunque [Pier Luigi] Bersani sarà alla Leopolda domenica (non sabato perché in contemporanea a Roma c’è l’assemblea nazionale dei circoli Pd), ciò vorrebbe dire che pur nella loro maleducazione (questa una delle accuse più ricorrenti che hanno accompagnato [Matteo] Renzi da quando annunciò la volontà di «rottamare» i dirigenti Pd) i «leopoldini» hanno toccato un tasto capace di farsi sentire da parecchi. A Roma e non solo. (V[ladimiro] Fru[lletti], Unità, 31 ottobre 2010, Firenze, p. IV) • Attesi gli imprenditori [Oscar] Farinetti e [Brunello] Cucinelli e il regista Pif. [Alessandro] Baricco manderà un video. Quanto a [Sergio] Marchionne guest star, lo staff leopoldino non conferma. Con ecumenica astuzia, [Matteo] Renzi ha esteso l’invito agli oppositori. Rosy Bindi declina: «È una manifestazione parallela al Pd e non mi accontento certo di essere invitata per superare questa anomalia». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 23 ottobre 2014, p. 17, Cronache) • non è meno insoddisfatto [Pier Luigi] Bersani, che considera le rassicurazioni sulla legge elettorale altrettanto sincere dello «Stai sereno» con cui [Matteo] Renzi rassicurò [Enrico] Letta prima di prenderne il posto a Palazzo Chigi. [...] Quanto a chi gridava a Firenze, «i leopoldini possono risparmiarsi il fiato, vanno già fuori parte dei nostri». (Roberta D’Angelo, Avvenire, 8 novembre 2016, p. 9, Attualità).
- Derivato dal nome proprio della stazione Leopolda con l’aggiunta del suffisso -ino2.
> anti-leopoldino.