LEON (Λέων, Leon)
2°. - Uno scultore greco di questo nome è menzionato insieme con Dorion e Melas su un iscrizione lacunosa di Tebe (I. G., vii, 2487 = Loewy, I. G. B., 148) riferibile per ragioni paleografiche al 200 a. C. Per la presenza della forma verbale ἐπόησαν sembra che gli artisti non fossero beoti. Non è precisabile la natura dell'opera eseguita in collaborazione dai tre. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 91) elenca un L. fra gli autori di figure di atleti, armati e cacciatori. L'identificazione è esclusa dal Lippold.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2096; Robert, in Pauly-Wissowa, V, 1905, c. 1564, s. v. Dorion, n. 5; G. Lippold, ibid., XII, 1924, c. 2014, s. v., nn. 27, 28; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXIII, 1929, p. 69; G. Lippold, in Handb. der Arch., III, i, Monaco 1950, p. 82.