Le civilta dell'Egeo. Premessa
Durante l’età del Bronzo si sviluppano nell’area del bacino dell’Egeo le ricche culture palatine che hanno lasciato i loro imponenti resti a Creta e in Grecia. Si tratta di culture che conoscono una amministrazione importante che si avvale dell’uso della scrittura e di archivi e che ha tra i suoi compiti principali la gestione del territorio e l’immagazzinamento e ridistribuzione dei beni prodotti dallo stesso. I palazzi di Cnosso e Festo, quelli di Micene e Tirinto o siti particolarmente suggestivi dal punto di vista archeologico come quello di Akrotiri nell’isola di Thera (Santorini) rappresentano tuttavia la fase finale di un lungo periodo di gestazione che dura per tutta l’età del Bronzo e trova le sue radici nel Neolitico.
Lo sviluppo di questo mondo deve molto alla conformazione naturale del Mar Egeo e soprattutto alla presenza di numerose isole che permettevano anche in tempi antichissimi una navigazione a vista tra le coste asiatiche e quelle di Creta e della Grecia. Il volume di scambi nel Mediterraneo orientale diviene intenso soprattutto a partire dal Minoico Medio, con le prime fondazioni minoiche fuori di Creta e culmina nell’episodio della guerra di Troia, raccontataci dall’epica omerica, ma le prime labili tracce di navigazione provengono già dal Paleolitico superiore e nel Neolitico vengono occupate da stanziamenti diverse isole dell’Egeo.
Il Mediterraneo orientale diventa quindi un luogo privilegiato di scambi con i regni e le città asiatiche e le civiltà che vi sorgono non solo sfruttano le potenzialità economiche di questa situazione, ma sono pronte ad accogliere e a rielaborare elementi diversi delle culture orientali.
Il bacino dell’Egeo si presenta all’archeologo come una realtà geografica unica in cui gli abitanti delle coste, sia quelle europee sia quelle asiatiche, scambiano e comunicano attraverso un canale privilegiato che è quello della navigazione. Non è possibile capire le ragioni della ricchezza di città come Troia o Ugarit, se non le si mette in relazione con quello che contemporaneamente avveniva nel Mediterraneo orientale, come viceversa non è possibile comprendere appieno le culture di Creta, della Grecia micenea o delle Cicladi se non si pongono in relazione con le civiltà dell’Asia o con la cultura egiziana coeva.
Questa sezione dedicata alla protostoria dell’Egeo, in cui sono analizzate le civiltà protostoriche del Mediterraneo orientale che si svilupparono a Creta, nelle Cicladi e nella Grecia continentale, secondo il loro sviluppo storico e culturale, deve essere quindi letta con un’attenzione sempre viva a ciò che contemporaneamente avveniva nelle regioni asiatiche che si affacciavano sul Mediterraneo. La voce introduttiva di V. La Rosa, che mette a fuoco alcune importanti problematiche dell’archeologia della Grecia protostorica, e le voci dedicate alle singole culture (minoica, cicladica ed elladico-micenea) hanno in effetti tentato di offrire una sintesi del periodo mettendo in risalto il debito che queste civiltà hanno verso la particolare conformazione geografica dell’Egeo. All’interno delle singole sezioni viene presentata una selezione di siti che abbiamo ritenuto adatti a fornire un panorama quanto più ampio delle principali tipologie insediative che, soprattutto alla fine del periodo, si specializzano a seconda delle funzioni e dell’importanza gerarchica.
Si rinvia a:
Le civiltà dell'Egeo. L'età del Bronzo nel bacino dell'Egeo
Le civiltà dell'Egeo. La civiltà cretese
Le civiltà dell'Egeo. L'Egeo orientale: la civiltà delle Cicladi
Le civiltà dell'Egeo. La Grecia continentale: la civiltà elladica
Le civiltà dell'Egeo. La civiltà micenea