LASCAUX
Località della Francia meridionale nella valle del fiume Vézère in Dordogna, nota per una grotta, detta "la cappella Sistina della Preistoria". La grotta di L. presso Montignacsur-Vézère fu scoperta da un gruppo di giovanetti del luogo nel settembre del 1940. I numerosi corridoi e le sale di cui la grotta si compone sono decorati dal complesso più imponente e suggestivo di pitture paleolitiche che si conosca. Si tratta di centinaia di figure policrome rappresentanti animali della fauna pleistocenica: buoi, cervi, cavalli, bisonti ed un rinoceronte. Esiste anche la figura di un uomo mascherato con una testa d'uccello ed affrontato da un bisonte che egli stesso ha ferito: accanto al cacciatore sono rappresentate le sue armi una delle quali, probabilmente un propulsore, è sormontata dall'immagine di un uccello. Presso taluni animali poi sono state schematicamente dipinte delle trappole e qua e là appaiono figure rettangolari divise in bande di differenti colori, i così detti "blasoni", di cui ci sfugge il significato. Talune delle figure di buoi raggiungono i cinque metri di lunghezza e tutte sono eseguite con spiccato naturalismo e con mirabile senso d'arte. Sovente la figura dipinta è profilata con incisione più o meno profonda, e in alcune zone della grotta ove l'umidità ha distrutto completamente la pittura, tale profilo inciso permane bene evidente. Le pitture di L. sembrano appartenere, nel loro complesso, ad età più antica di quella delle pitture maddaleniane (vedi preistorica; arte): secondo alcuni autori dovrebbero collocarsi alla fine del periodo Aurignaziano o al principio del Solutreano; non manca chi sostiene anche la loro età maddaleniana. E certo però che le figure di L. si differenziano, per taluni evidenti aspetti, dalle opere di quest'ultimo periodo. Sono infatti meno elaborate, dal punto di vista tecnico, delle sapienti pitture di Altamira e di Font-de-Gaume, ma rivelano una maggior foga ed una più viva e spontanea aderenza alla natura. A differenza dell'arte maddaleniana appare evidentissimo in quella di L. anche il fine decorativo dell'ambiente, che si manifesta nell'equilibrata disposizione delle figure, che, più o meno simmetricamente disposte, ricoprono diecine e diecine di metri quadrati di pareti e di vòlta della caverna. Pur costituendo le pitture di L., nel loro insieme, un solo grande complesso stilistico e culturale, è possibile distinguervi alcune "fasi" distinte che si sono però succedute, a quanto sembra, in un lasso di tempo relativamente breve.
Bibl.: F. Windels, Lascaux, "Chapelle Sixtine" de la préhistoire, Montignac-sur-Vézère 1948; A. M. Brodrick, Lascaux, a Commentary, Londra 1949; H. Breuil, Quatre cents siècles d'art pariétal, Montignac-sur-Vézère 1952, p. 107 ss.; G. Bataille, Lascaux, ou la naissance de l'art, Ginevra 1955; P. Graziosi, L'arte dell'antica età della pietra, Firenze 1956, p. 175 ss.