LOMBARD, Lambert
Pittore e architetto, nato a Liegi nel 1505, morto ivi nel 1556. Sembra fosse allievo di Jean de Meuse a Liegi e di Arnold de Beer ad Anversa; ebbe a protettore il cardinale Erardo de la Marck, principe vescovo di Liegi. Viaggiò in Germania nel 1533, visitò poi i Paesi Bassi, trattenendosi lungamente a Middelburg, ove lavorò, si crede, sotto la direzione di Jean Gossart; nel 1537 andò a Roma dove non può essersi trattenuto più di due anni, disegnando da sculture antiche, greche e romane, copiando anche da Raffaello e da Tiziano e interessandosi alle opere di Michelangelo e del Mantegna. Ritornato in patria, vi godette di grande rinomanza. Secondo antichi autori, L. avrebbe lavorato per numerose chiese liegesi, e nella sua bottega avrebbero affluito gli allievi (si dice fossero 120), tra i quali alcuni divennero artisti di valore, come F. Floris, W. Key, H. Goltzius, L. Suavius, D. Lampsonius. Ma i dipinti di L. citati dagli antichi autori, decorazioni parietali e pale d'altare, sono scomparsi; lo stile di L. ci è noto solo dai disegni e dalle incisioni edite da Jérôme Cock. Gli vengono attribuiti anche alcuni dipinti: nel Museo di Bruxelles il pannello di una pala d'altare che L. avrebbe eseguito per la chiesa di S. Dionigi in Liegi con la Leggenda di S. Dionigi; il ritratto di un buffone e l'autoritratto nel Museo di Liegi, due opere che ricordano il Moro. Gli antichi testi affermano pure che L. era architetto, ma i dati in materia sono poco precisi. Gli viene attribuito dalla tradizione il portale della chiesa di S. Giacomo, a Liegi, opera in stile italianizzante degl'inizî del Rinascimento. L., che impersona il Rinascimento mosano, fu anche un erudito archeologo.
Bibl.: M. Kuntziger, L. L., Turnhout 1920; M. J. Friedländer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con la bibl. preced.); Catalogue de l'exposition d'art flamand et d'art belge (alla Royal Academy of Arts di Londra), Londra 1927.