Ostetrico (Valognes, Bassa Normandia, 1655 - Parigi 1737). Raccolse le sue numerose osservazioni in un Traité des accouchements naturels, non naturels et contre nature (1715), preziosa testimonianza della pratica ostetrica, nel quale mette in guardia dal ricorso indiscriminato a interventi straordinarî, quali il taglio cesareo, e condanna l'uso del forcipe. Nella Dissertation sur la génération ... (1718), vigorosa difesa degli ostetrici dagli attacchi di Ph. Hecquet, interviene nel grande dibattito sulla generazione, opponendosi all'ovismo in favore della teoria della mescolanza degli umori.