L'Italia preromana. I siti etruschi: Sala Consilina
L’insediamento, situato in corrispondenza della cittadina attuale, sul margine orientale del Vallo di Diano, risale al momento iniziale dell’età del Ferro (prima metà del IX sec. a.C.): esso si sviluppa in seguito allo stanziamento nel vallo di gruppi villanoviani, di cui si conservano le vaste necropoli a nordovest (in località Sant’Antonio e San Nicola) e a sud-est del paese moderno.
Tipica della cultura materiale del primo Ferro è la ceramica in argilla depurata con decorazione geometrica “a tenda”, articolata nelle due serie a “tenda grossolana” e a “tenda elegante”: la prima, non tornita, ancora della seconda metà del IX sec. a.C.; la seconda, eseguita anche con l’ausilio del tornio lento, attestata nei primi due terzi dell’VIII sec. a.C. Secondo un’ipotesi recente, entrambe le serie, e non solo quella a “tenda elegante”, sono importate dall’ambiente enotrio della Lucania occidentale. Dopo una fase ascrivibile all’Orientalizzante antico (ultimo quarto dell’VIII sec. a.C.), attestata da un numero limitato di sepolture, si assiste, all’inizio del VII sec. a.C., in concomitanza con l’abbandono della necropoli nord-occidentale, a una profonda trasformazione della cultura materiale che rivela l’avvenuto assorbimento della componente villanoviana da parte di quella indigena di matrice enotria. Significativo, in tal senso, è lo sviluppo di una produzione ceramica locale con decorazione subgeometrica bicroma, attestata fino al terzo quarto del VI sec. a.C., stilisticamente inquadrabile nel più ampio distretto della Lucania occidentale. All’ultimo quarto del VI sec. a.C. si data una tomba “principesca” rinvenuta in proprietà Boezio, in un’area sepolcrale situata immediatamente a nord della necropoli sud-orientale. La sepoltura ha restituito un corredo ricchissimo, relativo forse a più deposizioni, con vasi di bronzo di importazione greca e di produzione coloniale nonché ceramiche calcidesi e attiche a figure nere. La documentazione della necropoli sembra interrompersi intorno al 470 a.C.; materiali sporadici databili tra il V e il III sec. a.C. sono tuttavia segnalati nei due sepolcreti nord-occidentale e sud-orientale.
L. Cerchiai, I Campani, Milano 1995, pp. 10-12, 51.
P. Ruby, Le crépuscule des marges. La premier âge du Fer à Sala Consilina, Rome - Naples 1995.
A. Di Santo, s.v. Sala Consilina, in EAA, II Suppl. 1971-1994, V, 1997, pp. 64-65 (con bibl. prec.).
P. Ruby, s.v. Sala Consilina, in BTCGI, XII, 2001, pp. 187-96 (con bibl. ult.).