(norv. Vildanden) Dramma (1884) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). È la tragedia del moralismo astratto, che, anziché rigenerare, distrugge l'uomo.
Trama: lo pseudoidealista Gregorio Werle crede di aiutare l'amico Hjalmar Ekdal, sposato a Gina e padre della piccola Edvige, aprendogli gli occhi sulla realtà della sua unione: Gina ha avuto un amante e costui è il vero padre di Edvige. Invasato di spirito missionario Gregorio esercita la sua funesta influenza anche su Edvige; la quale, da lui sollecitata, tenta di riacquistare l'amore del padre col sacrificio di ciò che ha di più caro, un'anitra selvatica: ma nel tentativo di ucciderla, si uccide.