Scrittore russo (Pietrogrado 1915 - Mosca 1979). Esordì con alcuni poemi storici (Nastojaščie ljudi "Uomini veri", 1938; Suvorov, 1939); iniziò poi l'attività di drammaturgo, a cui deve soprattutto la sua fama, con Obyknovennaja istorija ("Una storia comune", 1940), seguita da Daleko na Vostoke ("Lontano in Oriente", 1941), su episodî di guerra ai confini della Mongolia (1939), e da Paren´ iz našego goroda ("Un giovane della nostra città", 1941). Fu corrispondente dal fronte durante la seconda guerra mondiale, alle cui vicende ispirò il dramma Russkie ljudi ("Gente russa", 1942) e i romanzi Dni i noči (1943-44; trad. it. I giorni e le notti, 1946), Živye i mertvye (1959; trad. it. I vivi e i morti, 1964), Soldatami ne roždajutsja (1964; trad. it. Soldati non si nasce, 1968), Poslednee leto ("L'ultima estate", 1971). A problemi di politica internazionale sono dedicati i drammi Pod kaštanami Pragi ("Sotto i castagni di Praga", 1946), Čužaja ten´ ("L'ombra altrui", 1949), Dobroe imja ("Il buon nome", 1953) e i versi di Druz´ja i vragi ("Amici e nemici", 1948). Scrittore vicino ai modelli del realismo socialista, ebbe importanti incarichi ufficiali.