KHARTUM (arabo el-Kharṭüm; A. T., 115)
Capitale del Sudan Anglo-Egiziano, posta sulla sponda sinistra del Nilo Azzurro, non lungi dalla sua confluenza col Nilo Bianco, a 2160 km. dal Cairo e a 381 m. s. m., conta 40.760 ab. prevalentemente sudanesi e arabi, con parecchi Greci, Siriani e Copti dediti al commercio, e un certo numero di funzionarî egiziani e inglesi. Il nome, che in arabo significa "proboscide", alluderebbe alla fomna della lingua di terra su cui si trova la città. Il clima è estremamente caldo e asciutto.
La città conta grandiosi edifici, fra i quali va annoverato il palazzo del Governatore, posto al centro di una vasta terrazza lungo il fiume e attorniato da bellissimi giardini. A S. fronteggia il palazzo il monumento in bronzo al generale Gordon Pascià (v. sotto). A E. sono la mudīriyyah, l'ospedale militare, il Club del Sudan e il Museo economico, annesso al Gordon Memorial College, che accoglie nei suoi laboratorî scientifici numerosi studenti. Sulla Khedive Avenue, grande arteria che corre per oltre 3 km. parallelamente alla terrazza, si trova la chiesa anglicana; esistono anche le chiese greca, copta e maronita e una missione cattolica di antica fondazione. La moschea principale, coi suoi due minareti, sorge nella Abbas Square, su cui si affacciano anche i mercati. Gl'indigeni abitano in diversi villaggi distribuiti attorno alla città, alla quale fanno corona campi sportivi, campi di manovra, l'ippodromo, il giardino zoologico. Sulla sponda destra del Nilo Azzurro è il sobborgo di Ḥalfāya (Khartum Nord) che trae il suo nome dal villaggio omonimo, già capitale di un piccolo stato tributario del Sennār, ed erede nel sec. XVI del regno cristiano di Alea. A Ḥalfāya, che è riunita a Khartum per un ponte, è la stazione della ferrovia che mette capo a Wādī Ḥalfā (924 km.) con diramazione per Port Sudan sul Mar Rosso (800 km.). Khartum è servita anche da battelli a vapore, che risalgono il Nilo e i suoi affluenti, mettendola in comunicazione con le più remote provincie del Sudan, e contribuendo così a porne in valore la favorevole posizione geografica come centro commerciale rispetto al Sennār, al Dārfūr, al Kordofan e alla stessa Etiopia.
Storia. - La città si è sviluppata da un campo militare stabilito nella località dagli Egiziani nel 1822; nel 1830 fu dichiarata capitale del Sudan egiziano.
È famoso l'assedio che nel 1884 vi sostenne il generale Gordon, inviato per lo sgombero della città da parte degli Egiziani, contro le orde del Mahdī (v.) sudanese. Dopo eroica resistenza, Khartum cadde il 26 gennaio 1885, e Gordon fu ucciso, poco prima dell'arrivo di un corpo di sblocco. La città, semidistrutta dai Mahdisti, risorse nel 1898, allorché, conquistata dagli anglo-egiziani del Kitchener la vicina Omdurman, a Khartum venne ritrasferita la sede del governo.