Regista cinematografico giapponese (Hamamatsu 1912 - Tokyo 1998). Esordì nel 1943 con Hana saku minato ("Il porto in fiore"). Diresse poi film di vario genere, dalla leggenda al folclore al racconto neorealista e contemporaneo, tra i quali: Waga koi seshi otome ("La mia fanciulla amata", 1946); Karumen kokyō ni kaeru ("Carmen ritorna a casa", 1951); Nijūshi no hitomi ("Ventiquattro occhi", 1954); Nogiku no gotoki kimi nariki ("Tu eri come un crisantemo di campo", 1955); Yorokobi mo kanashimi mo iku toshitsuki ("Anni di gioia e di dolore", 1957); Narayama bushikō (La leggenda di Narayama, 1958), una delle sue prove migliori; Futari de aruita iku haru aki ("Il tempo in cui camminavamo in due", 1962); Kōge ("Profumo d'incenso", 1964); Musuko yo ("Figlio mio", 1979); Kono ko wo nokoshita ("I figli che ho lasciato", 1983); Shin yorokobi mo kanashimi mo iku toshitsuki ("Anni di gioia e di dolore, parte seconda", 1986); Chichi ("Papà", 1988).