KEDALION (Κηδαλίων)
Demone maestro nell'arte della forgia a cui Hera affidò Efesto, perché lo ammaestrasse (Scholia Il., xiv, 296). Essendo giunto a Lemno alla fucina di Efesto Orione, accecato da Oinopion, K. lo condusse là dove il sole si leva perché la luce gli rendesse la vista. In Luciano (De dom., 28) è descritta una pittura raffigurante Orione cieco che reca sulle spalle K. che lo guida verso la luce del sole nascente, mentre Efesto riguarda da Lemno. Il mito di K. ispirò a Sofocle un dramma satiresco (Eratosth., Kat., 32; Scholia Arat., v, 323). K. è raffigurato su un foglio del manoscritto n. 247 della Bibliothèque Nationale di Parigi contenente gli Scholia dei Theriakà di Nicandro.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, i, 1890-91, c. 1012, s. v.; Gumming, in Pauly-Wissowa, XI, i, 1922, c. 107, s. v.; S. J. Gasiorowski, Malarstwo Mjniaturowe grecko rzymsckie, Cracovia 1928, p. 168.