Architetta giapponese (n. prefettura di Ibaraki 1956). Conseguita la laurea nel 1981 presso l'Università giapponese delle donne, nello stesso anno è entrata nello studio di T. Itō. Nel 1987 ha iniziato l'attività in proprio, e dal 1995 lavora in associazione con Ryue Nishizawa (n. 1966), con il quale ha fondato lo studio SANAA (Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa), pur continuando a operare spesso autonomamente. Sempre fondate su geometrie elementari, le sue architetture denunciano una evidente continuità con la tradizione giapponese, manifestando tuttavia un'altrettanto palese affinità con le tendenze contemporanee europee di matrice minimalista. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti: lo Yoshioka Prize (1989), il premio Young architect of the year del Japan institute of architects (1992), il premio dell'Architectural Institute del Giappone (1998) e il Pritzker architecture prize (2010). Dal 2001 prof. alla Kelo univ. di Tokyo. Tra le sue realizzazioni si ricordano: il dormitorio femminile Saishunkan Seiyaku a Kumamoto (1991); una villa nel bosco della prefettura di Nagano e casa Y a Katsūra, distretto di Chiba (1994); un police box (posto di polizia di dimensioni molto ridotte) a Tokyo (1995); il Multimedia Workshop a Ōgaki, prefettura di Gifu (1997); la sala giochi Pachinko Parlor II a Naka, prefettura di Ibaraki (1997); il complesso residenziale Gifu Kitagata a Motosu, prefettura di Gifu (1998); il museo O a Lida, prefettura di Negeno (1999); il centro assistenza anziani a Yokohama (2000); Small House a Tokyo (2002); i negozi Dior e Issey Miyake a Tokyo (2003); il Toledo Museum of Arts in Ohio (2005); De Kunstlinie di Almere, in Olanda (2006). Lo studio SANAA ha inoltre ricevuto il premio Vincenzo Scamozzi a Salzburg (2002) e il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'architettura della Biennale di Venezia (2004). Direttrice nel 2010 del settore Architettura della Biennale di Venezia, nello stesso hanno è stata insignita, con Ryue Nishizawa, del Pritzker Prize; tra le più recenti realizzazioni dello studio SANAA si citano il Glass Pavillion del Toledo Museum of Art, Ohio (2006), il Louvre-Lens di Lens (2012, la Inujima Art House di Okayama (2013) e la ristrutturazione di La Samaritaine, Parigi (2020).