Szàsz, Karoly
Poeta ungherese (Nagyenved, Transilvania, 1829 - ivi 1905), traduttore; studiò a Kolozsvàr, dove fece conoscenza del critico Pál Gyulai. Nel 1848 seguì all'università di Budapest un corso di matematica.
Nell'anno seguente ottenne il posto di relatore al ministero della Pubblica Istruzione del governo rivoluzionario, a Debrecen, e poco più tardi si arruolò nell'esercito nazionale. Dopo il fallimento della guerra d'indipendenza lavorò come istitutore, poi compì studi di teologia, ottenendone anche il diploma (1851), e insegnando al ginnasio calvinista di Nagykörös, poi in quello di Kecskemét. Dal 1854 esercitò la professione di pastore calvinista. Quale poeta e scrittore appartenne al gruppo di Jànos Arany e di Pál Gyulai, scrisse una monografia Sulle grandi epopee della letteratura mondiale (due volumi, Budapest 1881-82). Ma più giovò alla letteratura ungherese con la sua opera di traduttore: il Nibelungenlied, Shakespeare, Molière, Goethe, Schiller, Heine, Victor Hugo, Béranger, Lamartine, Burns, Byron, ecc.
Si riconosce quale sua impresa più impegnativa la traduzione della Commedia (1885-99), di buona fattura tecnica ma di scarsa vivezza espressiva; ha anche tentato l'analisi della mistica dantesca, ma senza conseguire risultati apprezzabili.