Musicista polacco (Timoševka, Ucraina, 1882 - Losanna 1937). Affetto da tubercolosi ossea, studiò privatamente con G. Neuhaus, M. Zawirski e Z. Noskowski. Considerato, insieme a F. Chopin e S. Moniuszko, uno dei più grandi compositori polacchi, nella sua produzione (memore delle principali correnti musicali centroeuropee) riuscì a raggiungere un linguaggio personalissimo, caratterizzato dalla creazione di arditi effetti timbrico-armonici. Dal 1927 direttore del conservatorio di Varsavia, fu costretto dalla sua infermità a frequenti viaggi. Morì in sanatorio. Tra le sue composizioni: lo Stabat Mater per soli, coro e orchestra (1926), le opere Hagith (1922) e Re Ruggiero (1926), la terza sinfonia con tenore e coro (1916), il 2º concerto per violino e orchestra (1933), le tre sonate per pianoforte (1904-17), i tre poemi per violino e pianoforte (1915).