Storico tedesco (Jessen, Wittenberg, 1856 - Lipsia 1915), prof. nelle univ. di Marburgo e di Lipsia (1891). Pur concordando con le tesi storiografiche di Taine e del positivismo francese in generale, fautore di una storia non meramente descrittiva, ma esplicativa in senso scientifico, si discostò tuttavia dall'impostazione comtiana e dalla sua sistematica delle scienze, privilegiando come scienza la psicologia, rifiutata invece da Comte. La storia appare così a L. nient'altro che psicologia applicata; l'uso di criterî psicologici come criterî di spiegazione causale è sufficiente a rendere conto dell'uniforme e necessario sviluppo degli eventi (anche di quelli economici). Nonostante l'arbitrarietà di talune sue classificazioni, L. ha tuttavia il merito di aver fatto valere una concezione della storia come Kulturgeschichte, come storia di epoche di civiltà. Tra le opere principali: Deutsches Wirtschaftsleben im Mittelalter (3 voll., 1885-86); Deutsche Geschichte (12 voll., 189109); Moderne Geschichtswissenschaft (1905); Einführung in das historische Denken (1912).