Storico e filologo (Hameln 1844 - Gottinga 1918), professore a Greifswald, Halle, Marburgo, Gottinga. La sua opera abbracciò insieme gli studî biblici (Antico e Nuovo Testamento) e arabistici. Nel campo vetero-testamentario, sviluppando la teoria di Graf, affermò l'origine tarda, esilica e postesilica, della legislazione sacra ebraica, il carattere composito del Pentateuco e dei libri storici della Bibbia, e l'età recente della loro redazione (cfr. l'opera di sintesi Israelitische und Jüdische Geschichte, 1894, 8a ed. 1921). Nell'arabistica, indagò la più antica storia religiosa e politica degli Arabi, prima e dopo il sorgere dell'Islam (Reste arabischen Heidentums, 1887; Prolegomena zur ältesten Geschichte des Islam, 1899; Das arabische Reich und sein Sturz, 1902, ricostruzione magistrale del periodo omayyade). Nell'indagine neo-testamentaria, W. considerò Marco come il Vangelo più antico, ma segnalò l'esistenza di stadî diversi della tradizione; ed ebbe una propria teoria, non accolta con fortuna, su Giovanni, in cui credette di scoprire una redazione originaria, dipendente da Marco, con aggiunte di altri redattori che avrebbero utilizzato Matteo e Luca.