Gentildonna francese (Lione 1777 - Parigi 1849). Figlia di un banchiere, sposò nel 1793 il banchiere Jacques Récamier. Donna brillante e intelligente ma non coltissima, durante il Consolato aprì il suo salotto alla migliore società parigina. Non ebbe profondi interessi politici, ma l'amicizia con la Staël e le opinioni dei suoi ammiratori le guadagnarono l'inimicizia di Napoleone, tanto che questi le impose di allontanarsi da Parigi (1811). Trascorse il suo esilio a Châlons-sur-Marne, a Lione, in Italia. Caduto Napoleone, riaprì il suo salotto a Parigi, e nel 1819 lo trasferì all'Abbaye-aux-Bois; ma le amicizie per B. Constant, per P.-S. Ballanche e infine per Chateaubriand avevano mutato l'atmosfera di coquetterie che la R. aveva mantenuto nei precedenti suoi salotti, indirizzandola verso interessi più decisamente letterarî.