STROSSMAYER, Josip Juraj
Vescovo, mecenate, uomo politico croato, nato a Osijek il 4 febbraio 1815, morto a Djakovo l'8 aprile 1905. Cappellano di corte (1847) e poi vescovo di Djakovo (1849), nonostante la sua origine tedesca, crebbe animato da sentimenti nazionali slavi. La sua vita, attivissima, è stata dedicata all'ideale di un nazionalismo slavo cattolico, frutto dell'ambiente.
Durante la rivoluzione del 1848 abbracciò l'idea del federalismo austriaco e della solidarietà degli Slavi dell'Austria. Chiamato (1860) al consiglio di stato a Vienna, dove si doveva discutere sull'ordinamento della monarchia, espresse la speranza dell'annessione della Dalmazia. Entrato quale deputato alla dieta croata, divenne il capo virtuale del partito nazionale e sostenne (1861) che la Croazia, pur avendo il diritto di essere indipendente, avrebbe aderito a un'alleanza federativa con l'Ungheria.
Strossmayer stette in vivi rapporti con la Santa Sede. Nel 1859 richiamò l'attenzione del papa sull'unione delle chiese orientali, sull'unificazione delle chiese degli Slavi, sull'opportunità di concedere libri liturgici slavi. Per merito suo fu concluso (1886) un concordato fra la Santa Sede e il Montenegro. Partecipò assai attivamente al Concilio Vaticano (1869-70) durante il quale parlò contro l'infallibilità del pontefice. Per merito suo fu pubblicato dalla Santa Sede il nuovo messale glagolitico (1893). La sua opera di mecenate vive nelle seguenti istituzioni, da lui promosse e finanziate: l'accademia iugoslava (1867), l'università iugoslava (1874) e la pinacoteca iugoslava di Zagabria (1884); la cattedrale di Djakovo (1882).
Bibl.: T. Smičiklas, Nacrt zivota i dijela biskupa Str., Zagabria 1906; O. Spiletak, Str. govori na vatikanskom koncilu, in Hrv. bogosl. Akad., ivi 1929; A. Wenzelides, Il mecenate croato Josip Str., in Europa Orientale, 1930.