Storico della Chiesa originario dei Paesi Bassi (Grevenmacher, Lussemburgo, 1887 - ivi 1975). Sacerdote (1913), prof. di storia all'univ. di Braunsberg (1920), poi a Münster (1935) e a Magonza (1949). Le sue opere principali sono la Geschichte der Kirche in ideengeschichtlicher Betrachtung (1932; 23a ed. 1965) e Die Reformation in Deutschland (1939-40; 6a ed. 1982; trad. it. 1979-81), che, rompendo gli schemi storiografici di H. Denifle e H. Grisar, rivaluta, nell'ambito della storiografia cattolica, la figura di Lutero e individua nella "theologische Unklarheit" della dottrina cattolica dell'epoca il punto centrale che provocò la rottura con Roma. In questa prospettiva s'inserisce anche la tesi di un possibile nuovo colloquio attuale tra le confessioni cristiane (Die Reformation. Thesen als Handreichung bei ökumenischen Gesprächen, 1940; 2a ed. 1946; Einheit der Christenheit, 1959). Altre opere: Der unvergleichliche Heilige (1952; trad. it. 1973); Kleine Reformationsgeschichte (in collab. con E. Iserloh, 1969; trad. it. 1974) e inoltre il volume autobiografico Mein Umweg zur Geschichte (1960).