LAMBERT, John
Uomo politico e militare inglese, nato nel 1619 a Calton Hall. Dopo Cromwell, il L. è senza dubbio la figura preminente della rivoluzione puritana. Proveniente dalla borghesia agiata riformata, il L. si trovò naturalmente portato nelle file puritane fin dall'inizio del dissenso fra il parlamento e il re. A questa tendenza lo portava la cultura giuridica che egli aveva acquistata negli studî seguiti con passione e con successo. Nei momenti in cui l'armata parlamentare ha bisogno di un giurista e di un diplomatico appare costantemente l'opera di L., sempre ispirata a una rigida lealtà al servizio delle sue idee e della sua fazione. Durante il periodo della guerra civile il L., ufficiale prima, poi colonnello, poi maggior generale, partecipò a tutte le giornate decisive della lotta accanto ai capi delle forze rivoluzionarie, Fairfax e Cromwell. A capo delle forze di Scozia nel 1648 e 1649, il L. era assente da Londra allorché Cromwell cacciò dal parlamento gli elementi monarchici, e allorché si svolgeva il dramma che portò al patibolo Carlo I. Il non avere partecipato direttamente a questa fase della rivoluzione risparmierà al L. la pena suprema. Costituitosi il protettorato di Cromwell, il L. fu nominato governatore dell'Irlanda in sostituzione di Ireton morto; ma il prestigio grandissimo ch'egli aveva acquistato sull'esercito e la sua intransigenza repubblicana provocarono dei sospetti, per cui il parlamento fissò la durata del suo incarico a soli sei mesi. L. se ne offese e vi rinunciò. Tornò a Londra, dove un gruppo di amici di Cromwell preparò l'assunzione di questo alla corona; L. si oppose esplicitamente al ritorno monarchico e non nascose la sua ostilità al progetto allo stesso Cromwell, il quale ebbe con lui ripetuti convegni per discutere sull'argomento. Cromwell, irritato per l'opposizione di L., lo allontanò dalle cariche pur mantenendogli la pensione decretatagli precedentemente di 2000 sterline all'anno. L. si ritirò così nella sua dimora di Wimbledon. Morto Cromwell nel 1658, forse sembrò ad alcuni elementi militari che meglio del figlio Riccardo il L. potesse succedergli nella carica e nelle funzioni di lord protettore. Ma l'opinione pubblica divisa e lo stesso esercito discorde, mentre non permisero l'ascensione di L., distruggendo in breve l'edificio costruito da Cromwell, prepararono la via della restaurazione. L. comprese per primo il pericolo a cui la repubblica si avviava. Denunciò le mene di Monk e si preparò a soffocarne la ribellione a capo delle forze repubblicane a lui rimaste fedeli. Ma ormai la lotta era vana. La restaurazione monarchica dopo tante lotte trovava la via facile e, sul cammino preparato da Monk, Carlo II Stuart ritornava sul trono. L. fu processato insieme ai puritani rivoluzionarî e condannato a morte. Carlo II, forse in omaggio alla popolarità di L., e anche perché egli non aveva partecipato al processo e alla condanna di Carlo I, commutò la pena nell'esilio. Dopo breve prigionia L. fu deportato all'isola di Guernesey dove morì nel 1694.