Economista statunitense (Iona Station, Ontario, 1908 - Cambridge, Massachusetts, 2006). Tra i grandi economisti del 20º secolo, fu professore nelle università di California e Princeton e dal 1949 al 1975 alla Harvard University; membro della National defence advising commission, diresse durante la seconda guerra mondiale l'Office of price administration e nel 1949 fu a capo dell'Economic security policy. Gran parte della sua opera è dedicata allo studio dei sistemi capitalistici avanzati. Il capitalismo moderno, secondo G., ha acquisito efficienza e stabilità grazie a un'estesa attività di pianificazione che si fonda su strutture di mercato monopolistiche, tramite le quali i produttori stabiliscono il prezzo; su tecniche di stimolo della domanda, atte a creare nei consumatori esigenze nuove e crescenti (pubblicità e marketing); sul sostegno della domanda globale da parte dello Stato. Tra le sue opere si ricordano: American capitalism. The concept of countervailing power (1952; trad. it. 1955); A theory of price control (1952); The great crash (1955; trad. it. 1962); The affluent society (1958; trad. it. 1959); The liberal hour (1960); Economic development (1963); The new industrial state (1967; trad. it. 1968); Economics and the public purpose (1973; trad. it. 1974); The age of uncertainty (1976; trad. it. 1977); The nature of mass poverty (1979); A life in our times (1981; trad. it. 1982); The anatomy of power (1983; trad. it. 1984); A history of economics (1987; trad. it. 1988); Capitalism, communism and coexistence (1987; trad. it. 1988); A short history of financial euphoria (1993); The good society (1996); Letters to Kennedy (1998); Name-dropping: from F.D.R. on (1999; trad. it. Facce note. Quasi un'autobiografia, 2000); The economics of innocent fraud (2004; trad. it. 2009).