Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico e critico che andava affermandosi, nella sua poesia supera ogni frattura o divisione. Fu anche un grande predicatore e i suoi molti sermoni gli conquistarono larga fama tra i contemporanei.
Di famiglia cattolica, si vide preclusa la carriera di cortigiano e non poté neppure conseguire un grado all'università; ma la sua fede cattolica non resisté a lungo al dubbio. Fece per qualche tempo vita di società, scrivendo singolari versi d'amore, ora cinici, ora sensuali, ora animati da alta spiritualità. Partecipò (1596-97) alle spedizioni marittime del conte di Essex. Divenuto segretario del guardasigilli Th. Egerton, ne sposò segretamente (1601) la nipote: fu licenziato e imprigionato. Trascorse a Mitcham (Londra) anni di povertà, rattristata dalla perdita di alcuni dei numerosi figli, scrivendo, per incarico di Th. Norton, polemiche contro cattolici e ricusanti. Sollecitato da Giacomo I, prese (1615) gli ordini della chiesa anglicana e fu nominato (1621) decano della cattedrale di S. Paolo
Oltre ai versi d'amore, scrisse anche alcune opere in prosa: Biathanatos (1608 circa), meditazione sul suicidio; Pseudo-martyr (1610) e Conclave Ignatii (1611), di polemica anticattolica. All'infuori di due poemetti (i cosiddetti Anniversaries) e di un'elegia funebre, scritti (1611-12) per la morte d'una giovinetta, non pubblicò i suoi versi, la cui prima edizione apparve postuma (1633). Oltre alle ricordate poesie d'amore, sono da segnalare alcune poesie religiose (Holy sonnets, scritti a partire dal 1617 circa), alcune elegie e satire, e gli Anniversaries.