Storico e teologo (Schwerin 1741 - Darmstadt 1816). Da Gottinga, dove si dedicò allo studio della teologia e alle lingue orientali, passò come insegnante di lingue e antichità romane a Pietroburgo; poi a Parigi divenne (1765) lettore nella biblioteca di Saint-Germain. Convertitosi al cattolicesimo sotto l'influsso dei templari francesi, mantenne segreta la sua abiura per tutta la vita, conservando pubblicamente l'ufficio di pastore protestante. Prof. di lingue orientali a Königsberg (1769) e predicatore di corte, nel 1772 professore di teologia, nel 1776 sovrintendente generale, nel 1777 dovette abbandonare la città per l'ostilità dei colleghi dovuta alla sua adesione alla massoneria; si trasferì allora come prof. di teologia a Jelgava, e in questo periodo scrisse alcune opere d'ispirazione massonica, tra le quali l'Apologie des Ordens der Freimaurer (1778) e una Geschichte der christlichen Kirche des ersten Jahrhunderts (3 voll., 1779-80). Nel 1781 si recò a Darmstadt come predicatore di corte e consigliere concistoriale. S. fu teologo di cultura poliedrica ed erudito storico della Chiesa; ma altresì pubblicista abile e senza scrupoli, sia nella contesa con i berlinesi a proposito del suo cripto-cattolicesimo sia nell'antagonismo con illuminati e giacobini. Il suo ultimo scritto, Theodul's Gastmahl (1809), prende abbastanza apertamente le difese del cattolicesimo.