EICHHORN, Johann Albrecht Friedrich
Uomo di stato prussiano, nato a Wertheim il 2 marzo 1779, morto a Berlino il 16 gennaio 1856. Studiò diritto nell'università di Gottinga. Nominato giudice supplente al tribunale di Clèves (1809), nel 1810 fu consigliere del Kammergericht a Berlino e sindaco dell'università allora fondatavi; nel 1813 si arruolò volontario di guerra e rimase sotto le armi sino alla battaglia di Lipsia. È notissima la sua monografia, Die Centralverwaltung der Verbündeten unter dem Freiherrn v. Stein, pubblicata anonima a Lipsia (1814). Nel 1815 divenne amministratore dei dipartimenti francesi occupati dai Prussiani; e fu poi consigliere intimo e membro del consiglio di stato. Nel 1817 prese parte alla redazione del codice penale prussiano e alla stipulazione di trattati fra gli stati tedeschi, contribuendo efficacemente a stabilire la libertà del commercio in Germania. Dopo altri importanti uffici, ministro della pubblica istruzione nel 1840, cadde, per le sue tendenze opposte alle liberali, col trionfo della rivoluzione del 1848, e si ritirò a vita privata
Bibl.: E. Landsberg, Geschichte der deutsch. Rechtswiss., II, Monaco 1910, pp. 251-252; G. Eilers, Zur Beurtheilung des Ministeriums Eichhorn, Berlino 1849, e nel libro Meine Wanderung durchs Leben, parti 4 e 5, Lipsia 1859-60; Mejer, in Allgemeine deutsche Biographie, V, s. v. Per la storia tedesca del sec. XIX, ove spiccò lo Eichhorn, v. Treitschke, Deutsche Geschichte im XIX. Jahrh., Lipsia 1879-95.