Hendrix, Jimi
Il demone della chitarra
Chitarrista, cantante e compositore rock afroamericano, Jimi Hendrix è stato il più importante chitarrista della storia del rock del 20° secolo. Ha contribuito in maniera determinante a far diventare la chitarra elettrica lo strumento rock per antonomasia, innovandone lo stile e la tecnica e modificandone il ruolo all'interno della struttura musicale delle rock band
Nato nel 1942 a Seattle negli USA, Jimi (il vero nome è James Marshall) Hendrix è un chitarrista di ascendenza nera, bianca e indiana che muove i primi passi nel rhythm'n'blues e forma un proprio gruppo con cui si esibisce al Greenwich Village (a New York) nel corso del 1965.
Giovanissimo, Jimi è già padrone di una tecnica straordinaria; il blues scorre puro lungo le corde della sua chitarra, ma l'America rapita dal beat è tutta presa dai giovani fenomeni bianchi. Jimi trova un pubblico attento solo nell'Inghilterra dei Beatles, dove approda grazie a un ex membro della band degli Animals, Chas Chandler.
Nel 1966 Hendrix conquista l'Europa con il blues elettrico, dilaniato e lancinante dei singoli Hey Joe e Purple haze, e con la forza dei suoi concerti che contribuiscono ad alimentare l'immagine di Hendrix personaggio mefistofelico, dedito alle più estreme esperienze di droga e sesso, armato della chitarra elettrica Fender® Stratocaster che si trasforma in un prolungamento del suo corpo e viene suonata con i denti, con i gomiti e gli abiti, facendola strisciare contro l'asta del microfono o contro le casse alla ricerca del feedback più esplosivo.
Nel 1967 viene pubblicato Are you experienced, primo straordinario album della Jimi Hendrix Experience, la band che il chitarrista ha formato con il bassista Mitch Mitchell e il batterista Noel Redding. Hendrix diventa rapidamente una superstar, sull'onda di una musica magmatica e psichedelica arricchita di richiami all'esoterismo ma, soprattutto, per un modo di suonare la chitarra mai ascoltato in precedenza.
Il punto di partenza è il blues, che Hendrix trasforma in maniera radicale utilizzando ogni possibile soluzione tecnica e ogni parte del suo corpo per tirar fuori dallo strumento il maggior numero possibile di suoni, voci, timbri. In breve la sua Fender diventa il più potente simbolo del rock e le sue esibizioni dal vivo superano di gran lunga qualsiasi immaginazione.
Al Festival di Monterey il 18 giugno 1967, il primo dei grandi raduni del rock, Hendrix conclude il suo concerto dando fuoco alla chitarra in una sorta di rituale che infiamma la platea. Nell'agosto del 1968 Hendrix chiude il Festival di Woodstock straziando l'inno americano, in The star spangled banner, con effetti simili ai bombardamenti e alle esplosioni, per criticare in musica, in maniera inequivocabile, la guerra del Vietnam; il concerto chiude così simbolicamente il decennio delle grandi speranze degli anni Sessanta.
Solo tre sono i dischi realizzati durante la sua breve vita: oltre al citato Are you experienced, Axis: bold as love ed Electric Ladyland (entrambi del 1968), ma bastano a Hendrix per trovare un posto accanto ai Beatles e a Bob Dylan come uno dei personaggi più importanti per la nascita e lo sviluppo del rock negli anni Sessanta. Tre album dove nulla è uguale a quanto era stato suonato prima, dove la chitarra si trasforma in qualcosa di più di uno strumento musicale e diventa il simbolo stesso del rock.
Nel 1969 Hendrix scioglie il suo gruppo Experience, mette in piedi la Band of gypsies, con Buddy Miles, immagina collaborazioni con Miles Davis, progetta di proiettarsi oltre la musica che ha fino ad allora suonato e registra una straordinaria quantità di materiali, anche in ambiti musicali diversi da quelli del rock. Ma non realizzerà i suoi piani, poiché la morte lo coglierà nel settembre del 1970 a Londra, a causa di un'overdose di eroina.